WIKILORO E TERRA PROSPERA hanno organizzato e animato il pomeriggio e la serata del 14 ottobre 2023 in Piazza Beato Liberato Brunforte con il patrocinio e la fattiva collaborazione dell’Amministrazione comunale. La presenza di molte persone ha favorito il pieno successo dell’iniziativa. Durante la serata Wikiloro e Terraprospera hanno presentato due proposte volte a valorizzare la cultura e la vita della comunità locale.
Wikiloro ha portato l’attenzione sulla piccolissima casa al civico 10 (oggi disabitata e di proprietà comunale, ma dove fino agli ‘50 viveva una famiglia di ben sette persone) avendola eletta a tutela secondo i propri i fini statutari, con lo scopo di sensibilizzare l’Amministrazione comunale al recupero conservativo, preservandola per restituirla alle future generazioni, in quanto ultima testimonianza rimasta intatta dell’architettura storica popolare, essenziale e povera, tipica dei nostri borghi. A supporto di questa proposta è stato proiettato il filmato ARTE E PAESE, un documentario dell’omonima mostra itinerante organizzata dall’ARCI di Loro Piceno nel 1980. A commento della visione del filmato ci si è soffermati sull’allestimento fatto allora nella casetta del civico 10, perché sorprendentemente offre la possibilità di avere una rappresentazione esatta di un’esposizione permanente che Wikiloro intende promuovere e realizzare.
Terraprospera ha presentato la propria attività di cooperativa agricola che a partire dalla coltivazione di grani antichi arriva alla panificazione e alla vendita del pane in Piazza Beato Liberato Brunforte. Oltre all’attività principale, Terraprospera ha presentato la propria idea di dare vita al “forno di comunità”.
Presente il Sindaco e altri rappresentanti dell’Amministrazione comunale.
“La memoria come radice del nostro futuro”
Nell’estate del 1980 Loro Piceno divenne un teatro a cielo aperto di una delle più creative e poetiche iniziative del gruppo ARCI locale, che precorrendo i tempi, aveva sentito l’esigenza di intraprendere un viaggio nella memoria di un mondo rurale che andava scomparendo.
Con l’intenzione di riprodurre le attività quotidiane e le ambientazioni della realtà contadina, ogni membro dell’associazione iniziò una ricerca meticolosa di oggetti e utensili autentici ancora conservati nei cassetti, negli armadi e nelle cantine delle famiglie contadine loresi.Venne così allestita una mostra per le vie del centro storico, nella casetta ai civici 10 e 11 di piazza Beato Liberato Brunforte, unica casa a schiera rimasta tipologicamente immutata con il lavandino e il camino ancora originali e nella sede dell’ARCI in via Monte Grappa.
Il video commissionato per nostra fortuna al fotografo Mario Sagretti da Rita Emiliozzi, non solo è il risultato dell’appassionante impegno per il nostro paese, ma rappresenta un’importante testimonianza della vita della maggior parte della popolazione prima del cambiamento avvenuto tra la fine degli anni ’60 e ’70.
Già quarant’anni fa l’ARCI aveva probabilmente ravvisato nella scomparsa repentina del mondo rurale, da cui molti di noi provengono, una grave perdita identitaria di fronte all’inesorabile avanzata della modernità, accettata forse acriticamente dai più.
E’ anche grazie a questo percorso e ad una diversa consapevolezza se oggi possiamo affermare che la memoria del passato potrà salvare e riformulare un futuro che sembra incerto, consapevoli che, per valorizzare un territorio e pianificare un domani coerente e a misura d’uomo, imprescindibile sarà la conoscenza della storia passata, fonte inesauribile di ispirazione e meraviglia per noi e le generazioni a venire.
Buona visione…..
Foto della serata…