Dopo l’acquisto di Palazzo Cecchi da parte del Comune di Loro Piceno alla fine degli anni ‘90, l’immobile è rimasto chiuso fino al 2004 quando al suo interno sono state pensate, organizzate e realizzate iniziative ed attività che hanno fatto rinascere il Palazzo permettendo la riscoperta di ambienti ed atmosfere.
Assaporare il tempo passato ha permesso alla collettività di riappropriarsi di un luogo pregno di storia e di memorie.
Le iniziative promosse, grazie anche alla volontà e alla tenacia di Rino Tiberi, hanno permesso ai loresi di incontrarsi negli ambienti del Palazzo resi di nuovo vivi.
Purtroppo gli eventi sismici del 2016 hanno fatto chiudere le sue porte. La speranza è che, al più presto, il Palazzo torni ad essere un luogo per la collettività.
Ricordiamo qui alcune delle iniziative che negli anni hanno ridato nuova vita al Palazzo.
Nel giugno del 2004 a Palazzo Cecchi nasceva il laboratorio Ricicl’Arte che aveva lo scopo di riutilizzare materiali di scarto per stimolare la creatività nei più giovani, in particolare nei ragazzi della scuola media. Il laboratorio era condotto da Maria Donata Bracci, Mirella Rozzi, Simonetta Rozzi. Alla realizzazione collaboravano Arianna Parrucci, Barbara Rapari, Emanuele Vecchi. Al termine del lavoro di recupero e riutilizzo condotto nel Palazzo. veniva allestita presso la Torre Civica, con quanto prodotto, la prima mostra che si presentava con il seguente manifesto tratto dalla rivista “Naturalmente n. 3”:
“Dove alcuni vedono rifiuti, altri vedono arte. Altri ancora, in riconosciute opere d’arte, vedranno solo un insieme insignificante di materiale da discarica. Dove sta la differenza? Forse soltanto nell’occhio dello spettatore o dell’artista. Forse si tratta solo di allargare i nostri orizzonti ad un nuovo modo di fare e vedere le cose. La Trash art, letteralmente “arte fatta con i rifiuti”, attraversa la storia dell’arte del nostro secolo, dagli anni ’20 fino ai giorni nostri.
Da Pablo Picasso, passando per Andy Warhol, numerosi artisti hanno usato e continuano ad usare i rifiuti come materia prima per le proprie opere. Moderni artisti del rifiuto sono i bambini delle scuole, bravissimi a trasformare oggetti non più utili in divertenti giocattoli, imparando fin da piccoli il valore delle cose. Le varianti sono infinite, l’unico limite è la fantasia e la creatività di ognuno…….. Sia che si ricicli per divertirsi, per giocare, per proteggere l’ambiente o come forma artistica, le possibilità sono infinite grazie alla quantità crescente di rifiuti che la nostra società produce ogni giorno. È sufficiente fare un po’ di ricerca e lasciare libero di creare il bambino che è dentro di noi. Sarà sorprendente scoprire il valore spesso nascosto degli oggetti che ci circondano”.
L’8 dicembre 2007 veniva organizzato il Mercatino di Natale in una magica atmosfera riscaldata dal “Vin Cotto Brulè” per le vie del paese. Il Laboratorio Ricicl’Arte realizzava con i ragazzi partecipanti all’iniziativa confezioni natalizie, anche con vino cotto e biscotti, candele, giochi artigianali, addobbi artigianali per il presepe, per la casa, per l’albero. Con il materiale appositamente realizzato, i bambini della Scuola dell’infanzia ornavano il grande abete in piazza cantando inni natalizi e scaldando così ancora di più l’atmosfera dell’Avvento in tutto il paese.
Dal 21 al 24 agosto del 2008 sempre a cura del Laboratorio Ricicl’Arte, veniva presentata la mostra “Emozioni da un baule- Il tempo trasforma e muta luoghi ed oggetti, offusca la memoria di persone. Gli individui “passano” molto più velocemente delle impronte che lasciano”
Da un pieghevole si legge: “Con questa mostra abbiamo cercato di ricostruire il sottile filo che il tempo ha in parte consunto ed in parte consegnato alla memoria, per poterlo arrotolare di nuovo affinché il passato non si dilegui senza lasciar traccia ed il futuro sia il filo svolto da avvolgere.
L’allestimento coniuga passato e presente con accostamenti che li combina, ma allo stesso tempo li tiene nettamente distinti: tutti gli arredi, utensili, oggetti e vestiario, riemersi da vecchi e polverosi bauli rivivono grazie a semplici supporti e manufatti realizzati con materiali poveri e riciclati. Si è voluto riallacciare il filo del tempo senza commettere alcun “falso”.
Gli oggetti riportati alla luce, anche per un breve momento, sanno raccontare momenti di vita familiare e sociale. Sanno evocare situazioni e storie passate. Storie che appartengono alla nostra comunità e che costituiscono le nostre radici.
Essere curiosi e avvicinarsi con rispetto alla scoperta ed all’ascolto di storie ritornate alla luce da bauli e soffitte, non può che aiutarci a comprendere e vivere meglio il presente”.
L’8 dicembre 2008, in occasione del Mercatino di Natale, veniva organizzata una degustazione di “vin cotto brulé” guidata da sommelier qualificati.
Il 13 dicembre presso la Mensa Scolastica (ex scuola materna) alle ore 20.00 si ritrovavano le ideatrici e i ragazzi che avevano aderito al laboratorio per concludere quel tipo di esperienza attiva da cinque anni.
Successivamente allo scioglimento del Laboratorio Ricicl’Arte e grazie alla tenacia di Rino Tiberi, il Palazzo ospiterà altre occasioni di incontro; vi diamo testimonianza di alcune di esse.
Nel 2009 dal 20 al 23 agosto veniva allestita la mostra di oggetti, riviste e immagini fotografiche dal titolo “PARTICOLARI DA UN PALAZZO” che veniva così presentata:
“Oggetti di uso quotidiano, riviste, immagini fotografiche testimoniano la storia, la cultura, il gusto di una famiglia che ha lasciato un’impronta nella nostra comunità e sul territorio .
Cercando di cogliere alcuni aspetti di ciò che il tempo ci ha restituito, abbiamo ritenuto opportuno porgere ai visitatori un invito a ricostruire il mosaico della storia dei luoghi a cui apparteniamo e prendono linfa vitale le nostre radici”.
Curatrici della mostra: Giulia Bartolini, Mirella Rozzi, M. Donata Bracci
Immagini fotografiche: Amedeo Picucci, M. Donata Bracci
Ideatore: Rino Tiberi.
Tra dicembre 2009 e gennaio 2010 veniva presentata la “Natività Clandestina (profughi nella società liquida moderna) “. Nei giorni di apertura si poteva partecipare al “GIOCO DELL’OCA DI NATALE” con punteggio a seguire e premi esclusivi per……tutti (graditi doni di qualsiasi natura per il nuovo venuto).
Inoltre erano previsti As/SAGGI di vino cotto brulè, dolci a/TIPICI e biscotti occasionali.
Anche in questa occasione si ringraziava l’Amministrazione Comunale per aver messo a disposizione i magnifici locali.
Il 5 aprile del 2010 veniva organizzato un incontro conviviale: “Gli avanzi della colazione di Pasqua dalle ore 16.00 fino a verso sera”, nella cornice storico-artistica dei locali allestiti per l’occasione. In tale contesto era possibile barattare gli avanzi con …….moneta o con…..libri ….. illeggibili o gia’ letti!!!!
Il 25 aprile del 2010, dal mattino fino a sera, veniva presentata la mostra“ L’Arte della Rivolta- Attraverso anni di manifesti per una nuova resistenza civile, democratica, costituzionale” sempre nella splendida cornice di Palazzo Cecchi. La mostra veniva riaperta in occasione del 1°maggio.
Dal 19 al 22 agosto, veniva allestita un’altra mostra dal titolo “1872 La società Operaia a Loro Piceno – Nascita della società operaia di Mutuo Soccorso, alla fine del 1800 – Motivazioni politiche sociali e culturali da cui presero vita le società operaie – Intorno al camuffamento etico delle classi dominanti in quel periodo in Italia – Il ruolo degli intellettuali”.
La mostra conteneva elenchi di persone, documenti e diplomi originali, riviste e manifesti d’epoca.
A settembre la mostra sulla Società Operaia proseguiva arricchita da nuovi documenti.
Il 31 ottobre, per il giorno di Hallowen veniva presentata l’iniziativa “Hallowen- Il sonno della ragione genera mostri e….Mostre – Fantasmi veri e zombi fantastici”
Dalle ore 14.00 fino a sera e oltre, funzionavano la pesca e i giochi, mentre nell’altra sala del palazzo continuava la mostra/ricerca riguardante la “Società Operaia di Mutuo Soccorso” di Loro Piceno.
Per la ricorrenza natalizia veniva allestito il “Natale e presepe contro lo sfruttamento minorile” unitamente alla “pesca natalizia di sopravvivenza € 1”.
Il 17 gennaio 2011, la mostra “I Lager nazisti” che si chiudeva nel mese di febbraio.
L’anno 2011 segnava un ulteriore arricchimento per la comunità lorese in quanto all’interno del Palazzo Cecchi nasceva una biblioteca aperta al pubblico, voluta e gestita da Rino Tiberi.
Quest’ultimo in tale occasione scriveva:
“ …dal 2011 nei locali si è insediata una biblioteca aperta al pubblico di piccole dimensioni, sì, ma con lo spirito giusto per poter incidere nella vita sociale del paese. Insieme ad essa ha preso vita contemporaneamente un mercatino per il finanziamento delle attività. La Festa del Vino Cotto è per noi una magnifica occasione di visibilità da non perdere. Perché per noi naturalmente, l’attività culturale continua per tutto l’anno, con ricorrenze da rispettare, laboratori da organizzare, date da sottolineare, iniziative da promuovere, senza dimenticare l’apertura domenicale fissa. Biblioteca, accoglienza, promozione turistica, riciclo e riuso, cultura insomma, sono le nostre parole chiave, grazie all’Amministrazione e a tutti quelli che ci aiutano e a voi che ci seguite nelle nostre “stravaganze” ma che in realtà sono le cose che rendono viva l’esistenza…”
Il 17 marzo veniva inaugurata la mostra “I 150 anni dall’Unità d’Italia – Torino, 18 febbraio 1861- riunione del primo Parlamento dell’Italia unita- 2011 anno delle celebrazioni dei 150 anni, dalla seduta del primo Parlamento”. Questo anniversario veniva ricordato con tutta la solennità che tale ricorrenza meritava.
Nella stessa data il Laboratorio di Ricicl’Arte, presentava la mostra “Il Risorgimento: attaccabrighe, briganti e brigadieri”.
Essa si snodava attraverso un itinerario culturale mostrando documenti d’epoca preunitari e unitari, spunti di riflessione sull’avventurosa vita delle brigantesse, terminando con un “menù garibaldino” per le vie del paese.
Il 25 aprile si apriva la mostra “Passaggi e Messaggi di Memoria Italiana”.
Il 2 giugno in occasione della Festa della Repubblica, i cittadini venivano invitati a visitare l’esposizione di documenti relativi alle votazioni del 1946 a Loro Piceno, inseriti all’interno della mostra “Il signor Rossi e la Costituzione”.
A giugno veniva allestita la mostra “Il Brigante”.
Ad agosto, su proposta e ideazione di Simonetta Santini, in considerazione del fatto che il palazzo necessitava di interventi tampone onde evitare infiltrazioni di acqua, veniva organizzata la “Mostra e visita dell’immobile con raccolta fondi vincolati per interventi su Palazzo Cecchi – Vendita virtuale di una porzione del palazzo”, in accordo con l’Amministrazione comunale che attestava la proprietà virtuale e garantiva che le somme donate sarebbero state utilizzate esclusivamente per interventi di restauro dell’immobile e che le stesse restavano vincolate per tale uso.
Venivano fotografate porzioni dei bellissimi soffitti affrescati e tra queste e lembi di carta da parati si poteva scegliere ed acquistare. La risposta della cittadinanza sensibile alla conservazione dei beni culturali, fu pronta e generosa: infatti poco tempo dopo era possibile accomodare con la cifra raccolta la parte di tetto ammalorata.
Il 31 ottobre si organizzava la festa di Hallowen.
A dicembre veniva allestita la mostra “Illustritratti” e il ”Natalebano”.
Il lavoro di raccolta e arricchimento della biblioteca proseguiva. A fine 2011, in accordo con il Comune, la biblioteca degli “Equilibri Distratti” presentava la propria candidatura per il Premio Città del Libro 2011. Viene riportato uno stralcio della suddetta candidatura:
“…in paese si è riusciti a mettere in piedi e rendere funzionante la biblioteca degli “Equilibri Distratti “. Essa è aperta al pubblico, alle scuole, alle associazioni ed al contributo attivo dei cittadini attraverso la donazione di testi.
La biblioteca ha sede in un antico palazzo che ospita anche altre attività del Laboratorio sempre collegate alla promozione della lettura e alla conoscenza storica del territorio. Mostre a tema, ricorrenze storiche, valorizzazione del patrimonio artistico, recupero e manutenzione di documenti storici caratterizzano l’attività. Il Laboratorio è costituito da persone volontarie particolarmente motivate che non recepiscono alcun reddito ma che operano con incisiva presenza, tenacia e creatività sul territorio locale.
L’attività per la quale il Comune si candida al Premio Città del Libro 2011 è la realizzazione da parte del Laboratorio della biblioteca “Equilibri Distratti “già funzionante dall’agosto scorso e ospitata presso i locali seicenteschi di Palazzo Cecchi di proprietà comunale, ubicato nel centro storico del paese.
La biblioteca comprende più di 5000 titoli ed è in continuo ampliamento. È aperta al pubblico in orari stabiliti e in orari extra e su richiesta per le scolaresche. Queste ultime già ne fruiscono ed ovviamente il servizio è gratuito.
Il progetto di costituire un centro lettura, consultazione, prestito e scambio è nato direttamente dalla volontà dei soggetti costituenti il Laboratorio dopo aver constatato che spesso testi di vario genere finivano per essere smaltiti presso l’isola ecologica locale, sia per mancanza di spazio dei privati cittadini, sia per la scarsa coscienza del valore intrinseco dei testi.
I primi passi sono stati mossi verso il recupero in tali luoghi di smaltimento. Il lavoro ha comportato l’impegno di ricerca, recupero (non parliamo di restauro vero e proprio), catalogazione e collocamento in luogo.
I successivi passi sono stati mossi verso la sensibilizzazione a tale “ricchezza” non utilizzata al meglio. Quindi è nata la possibilità da parte dei cittadini di far confluire in tali locali qualunque tipo di materiale cartaceo (compresa pulizia di cantine, soffitte e garage), senza impegno da parte dei privati di alcuna cernita o selezione. Quest’ultimo lavoro operato dal personale del Laboratorio.
Successivamente a quanto sopra anche le strutture pubbliche, quali la scuola secondaria di primo grado ha fatto confluire nei locali vari testi in possesso a causa della mancanza odierna di locali idonei.
“L’insostituibile bellezza del leggere” è il messaggio che il Laboratorio vuole diffondere e promuovere attraverso:
- la semplice fruizione dei locali finalizzata alla conoscenza del palazzo e agli orari di apertura;
- la consultazione dei testi sul posto fruendo degli spazi idonei alla lettura e alla socializzazione;
- il prestito;
- la partecipazione attiva dei visitatori che si materializza attraverso la libera donazione e/o il baratto con altri oggetti di recupero il cui ricavato viene investito in altri testi.
Quindi la biblioteca si è andata formando grazie al lavoro di recupero presso cantine e soffitte da parte delle persone costituenti il Laboratorio, alle donazioni dei cittadini, al contributo della scuola media statale del paese.
Da sottolineare la costante presenza all’interno del palazzo di persone impegnate nel lavoro di recupero di testi destinati al macero e poi nello spolvero, nel parziale restauro e messa in schedario di testi.
L’obiettivo risulta chiaro ed esplicito: la sensibilizzazione della cittadinanza e la partecipazione di ciascuno attraverso i propri mezzi “.
Ad ottobre 2012 ritornava l’iniziativa in occasione della giornata di Halloween per offrire caramelle e cioccolate ai bambini e far conoscere loro la realtà della biblioteca nata all’interno del Palazzo.
Dal 26 dicembre veniva organizzata l’iniziativa contro il consumismo a favore del recupero e riciclo:” Consegnare i regali di Natale sgraditi o doppi e prendersi a scelta qualcosa di piacevole oppure di utile”.
Il 27 gennaio del 2013 si apriva la mostra “La memoria in un giorno” mettendo a disposizione dei visitatori una bibliografia essenziale sui campi dello sterminio, 140 testi circa tra testimonianze, documenti, saggi, letteratura e poesie con la possibilità di prendere in prestito i libri esposti dopo la chiusura della mostra. Contestualmente dalle 9 del mattino fino a sera, filmati a tema accompagnavano il visitatore.
Il 25 agosto si invitavano i cittadini alla lettura, al prestito e allo scambio di libri attraverso l’iniziativa estiva “La lettura e la refurtiva”.
A gennaio del 2014 si festeggiava l’Epifania.
Nei mesi di luglio/agosto/settembre la biblioteca comune degli “Equilibri distratti” rimaneva aperta tutte le domeniche e nei giorni segnati in rosso sul calendario, dalle 9 fino a sera, salvo pausa pranzo.
A fine ottobre si festeggiava la giornata di Hallowen. La biblioteca proseguiva nel lavoro e negli scopi prefissi fino al 2016, quando il sisma con le forti scosse di agosto e di ottobre rendeva inagibile il palazzo e imponeva quindi lo sgombero immediato dell’immobile.
Maria Donata Bracci